Palamita

Nome scientifico:

Sarda sarda

Nome dialettale:

Palamitu

Ha il corpo allungato, fusiforme, poco appiattito ai fianchi e molto sottile in prossimità del peduncolo caudale. Il colore del dorso è blu scuro, a volte nerastro. I fianchi ed il ventre sono argentati con riflessi verdastri o azzurrastri. Sul dorso si notano 7-9 linee nerastre che decorrono obliquamente in avanti. Il margine della prima dorsale, molto spesso è nerastro. L’animale misura fino a 80 cm di lunghezza e può toccare i 10 kg di peso. E’ specie gregaria e predatrice. Ha carni molto buone non ugualmente apprezzate nelle nostre regioni. E’ molto comune lungo tutte le nostre coste.

Scheda nutrizionale

Acqua (g)

75,8

Fosforo (mg/100g)

264

Lipidi (g/100g)

8,1

Proteine (g/100g)

19,0

Vitamina A (µg/100g)

0,45

Casella di testo: Come si pesca:

La palamita viene pescata con le tonnare fisse e con le tonnare volanti, ma anche con reti da traino pelagico e reti derivanti dette palamitare. Abbocca facilmente anche alla traina sia con esca viva, sia con esca artificiale. È oggetto di pesca attiva in Puglia, Sicilia e Liguria.

 

 

Doppia parentesi graffa: Palamita all'acqua pazza
Ingredienti
800 g palamito, pomodorini Pachino, quattro olive snocciolate
olio d’oliva extravergine, aglio, prezzemolo, peperoncino, sale
Procedimento
Pulite la palamita e tagliatela a fette.
Soffriggete leggermente in un tegame con un po’ d’olio d’oliva un trito di aglio.
Aggiungete i pomodorini tagliati a tocchetti e le olive con il palamito a fette.
Coprite con acqua per metà.
Cuocete per 5 minuti circa, aggiungete un trito di prezzemolo e se si vuole del peperoncino, salate.
Fate restringere il sughetto per altri 5 minuti, quindi servite.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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